Le Qualità
dell’Acqua Leo
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Basso residuo fisso
Il residuo fisso dell’acqua è la quantità di minerali in essa disciolta. Consiste nelle sostanze inorganiche che rimangono dopo aver fatto evaporare l’acqua e averla essiccata a 180°.
acque minerali vengono classificate in base al parametro del residuo fisso distinguono in:
• Minimamente mineralizzate (R.F. inferiore a 50 mg/l)
• Oligominerali (R.F. compreso tra 51 e 500 mg/l)
• Minerali (R.F. compreso tra 501 e 1500 mg/l)
• Ricche di sali minerali (R.F. superiore a 1500 mg/l)
Le acque minimamente mineralizzate sono acque di scarsa qualità perché non garantiscono il riequilibrio dei sali minerali che si perdono con il funzionamento del metabolismo corporeo.
Le acque oligominerali sono quelle di qualità migliore perché abbinano alla leggerezza un equilibrato apporto di oligoelementi, oltre che risultare più gradevoli al gusto. Tra di esse le migliori sono quelle che associano basso residuo fisso (0,51 < R.F. < 100), bassa durezza (1 < °F < 3), basso tenore di sodio (Na+ < 20 lg/lt.), ph vicino a 7.
Le acque minerali sono acque pesanti, con alto residuo fisso ed elevato contenuto degli oligoelementi che le compongono, pertanto ne è sconsigliabile l’uso continuato.
Il basso residuo fisso di Acqua Leo (85,4 mg/l) la rende molto leggera, favorendo l’idratazione e il ricambio liquido e facilitando la diuresi.
Basso durezza
Per durezza dell’acqua si intende il contenuto di sali di calcio e di magnesio in essa contenuti, tra questi il più abbondante è il carbonato di calcio.
La durezza si esprime in gradi francesi (1 grado francese equivale a un contenuto di 10 mg di carbonato di calcio per litro). In base a questo parametro l’ acqua minerale si distingue in:
• < 10 °F dolce
• 10-20 °F moderatamente dura
• 20-30°F dura
• > 30°F molto dura
Basso contenuto di sodio
Il sodio è uno dei costituenti fondamentali dei tessuti ed è importante per il metabolismo poiché serve a mantenere il bilancio idrico e la regolazione osmotica tra i componenti intra ed extracellulari.
L’eccesso di sodio causa ritenzione idrica, mentre la sua diminuzione può causare stanchezza precoce e crampi muscolari. Nelle diete povere di sodio sono consigliate acque minerali con tenore di sodio inferiore a 20 mg/l.
Oligoelementi equilibrati
Gli oligoelementi sono ioni inorganici, metalli e metalloidi presenti in tutti gli esseri viventi in piccole quantità ed il cui fabbisogno giornaliero è di pochissimi milligrammi.
Alcuni di questi sono essenziali per l’uomo perché prendono parte ad alcune attività biochimiche-metaboliche. Sono elementi nutritivi presenti nell’organismo e nei cibi in combinazioni organiche ed inorganiche. Sebbene costituiscono circa il 4-5% del peso corporeo, sono basilari per il benessere fisico e mentale, perché costitutivi di tutti i tessuti e dei fluidi degli organismi.
Acqua Leo fornisce un apporto sistematico ed equilibrato di minerali ed oligoelementi che curano in modo ottimale la salute e depurano l’organismo.
Ph ideale
Il pH è una grandezza che indica se un’acqua è acida o basica. Ad esempio, una soluzione formata da acqua e succo di limone è acida, mentre è basica se contiene soda o ammoniaca.
Esprime numericamente l’acidità (se inferiore a 7) o l’alcalinità (se superiore a 7) dell’acqua.
Il pH ideale dell’acqua è quello neutro (7).
Acqua Leo è molto prossima al valore ideale grazie a un pH di 7,13.
Ciò garantisce un gusto particolarmente gradevole.
Basso residuo fisso
Il residuo fisso dell’acqua è la quantità di minerali in essa disciolta. Consiste nelle sostanze inorganiche che rimangono dopo aver fatto evaporare l’acqua e averla essiccata a 180°.
acque minerali vengono classificate in base al parametro del residuo fisso distinguono in:
• Minimamente mineralizzate (R.F. inferiore a 50 mg/l)
• Oligominerali (R.F. compreso tra 51 e 500 mg/l)
• Minerali (R.F. compreso tra 501 e 1500 mg/l)
• Ricche di sali minerali (R.F. superiore a 1500 mg/l)
Le acque minimamente mineralizzate sono acque di scarsa qualità perché non garantiscono il riequilibrio dei sali minerali che si perdono con il funzionamento del metabolismo corporeo.
Le acque oligominerali sono quelle di qualità migliore perché abbinano alla leggerezza un equilibrato apporto di oligoelementi, oltre che risultare più gradevoli al gusto. Tra di esse le migliori sono quelle che associano basso residuo fisso (0,51 < R.F. < 100), bassa durezza (1 < °F < 3), basso tenore di sodio (Na+ < 20 lg/lt.), ph vicino a 7.
Le acque minerali sono acque pesanti, con alto residuo fisso ed elevato contenuto degli oligoelementi che le compongono, pertanto ne è sconsigliabile l’uso continuato.
Il basso residuo fisso di Acqua Leo (85,4 mg/l) la rende molto leggera, favorendo l’idratazione e il ricambio liquido e facilitando la diuresi.
Basso durezza
Per durezza dell’acqua si intende il contenuto di sali di calcio e di magnesio in essa contenuti, tra questi il più abbondante è il carbonato di calcio.
La durezza si esprime in gradi francesi (1 grado francese equivale a un contenuto di 10 mg di carbonato di calcio per litro). In base a questo parametro l’ acqua minerale si distingue in:
• < 10 °F dolce
• 10-20 °F moderatamente dura
• 20-30°F dura
• > 30°F molto dura
Basso contenuto di sodio
Il sodio è uno dei costituenti fondamentali dei tessuti ed è importante per il metabolismo poiché serve a mantenere il bilancio idrico e la regolazione osmotica tra i componenti intra ed extracellulari.
L’eccesso di sodio causa ritenzione idrica, mentre la sua diminuzione può causare stanchezza precoce e crampi muscolari. Nelle diete povere di sodio sono consigliate acque minerali con tenore di sodio inferiore a 20 mg/l.
Oligo-elementi equilibrati
Ph ideale
