È la bevanda più diffusa nel mondo, eppure il rischio di sbagliare la preparazione del tè è dietro l’angolo. La fretta in primis non aiuta.
Per sprigionare aroma e gusto, il tè ha bisogno di restare in infusione almeno 2-3 minuti. Il fattore tempo non è il solo a fare la differenza, lo spiega un recente studio.
Le acque non sono tutte uguali. Già, pur essendo l’acqua insapore e inodore per natura, ha una fortissima capacità di influenzare gusto e proprietà del tè. Secondo una ricerca condotta dalla Cornell University, il sapore della bevanda cambia notevolmente a seconda dell’acqua utilizzata. Nel test sono state preparate due bevande, la prima con acqua del rubinetto, la seconda con acqua in bottiglia. Ai consumatori è piaciuto maggiormente il tè preparato con acqua in bottiglia, le analisi hanno poi spiegato il perché. La differenza, è dovuta alla minore presenza di calcio, ferro, magnesio, sodio e rame presenti nell’acqua in bottiglia. Il gusto del tè risente fortemente delle sostanze contenute nell’acqua, soprattutto nel caso del tè verde.
C’è un altro aspetto da considerare, spesso l’acqua del rubinetto è ricca di calcare. Le oligominerali hanno invece basso residuo fisso, la questione come sappiamo non implica solo un maggiore gusto, ma apporta notevoli benefici alla salute.
Ultimo consiglio, ma non meno importante. Per assaporare al meglio il tè non è necessario portare l’acqua ad ebollizione, basta che raggiunga 90°!